La villa del baritono Antonio Cotogni (famoso a livello nazionale), a fine 800 era assai lontana dal centro del paese. Si può dire che era in campagna. Vi si accedeva attraverso uno stradello che si apriva sulla Via Magnana (ora C. Battisti) situato poco dopo l’inizio dell’attuale Via Gramsci. Si percorreva circa un centinaio di metri e dopo una stretta curva si apriva un ampio spazio dove tra piante rigogliose appariva la facciata della villa.
Una costruzione ottocentesca elegante.
Da fonti orali si sa che la villa non era di proprietà del baritono che aveva inaugurato nel 1884 il Teatro cantando nell’opera “Il Barbiere di Siviglia”, ma gliela si concedeva quando soggiornava a Massa Superiore (ora Castelmassa).
Si accedeva all’interno per una porta principale che immetteva in un ampio salone dove lateralmente si aprivano porte che immettevano in altri locali. Una scala in marmo portava al piano superiore.
Con la vendita dell’intero complesso alla “Fecoleria” poi “FRAGD”, l’interno della dimora fu ristrutturato. Al piano terra rimase sempre il salone d’entrata, i locali adiacenti furono utilizzati come lavanderia, rustici e garage per le auto.