I volontari della Protezione Civile con sede a Castelmassa da quando è successo il terremoto in Abruzzo si sono attivati in più squadre per un totale di 11 volontari portando il loro aiuto a quelle popolazioni martoriate.
Le ultime due squadre hanno operato quando ha cominciato a nevicare. L’ultima squadra composta di tre volontari era stata dislocata a Cascia, nel perugino, cittadina che aveva subito ingenti danni nelle prime violente scosse dell’ottobre 2016, si è trovata così il 18 gennaio nel giorno delle grandi scosse in mezzo ad abbondanti nevicate mentre operavano nel territorio tra Cascia e Norcia. Nonostante i due metri di neve caduta sono riusciti: a portare alimenti, gasolio per riscaldamento a più di 40 frazioni isolate, ogni mattina a pulire il tetto delle tende per il carico di neve dove soggiornavano terremotati feriti nel cuore e nella mente, a distribuire pasti a gente che ha perso tutto, a spalare neve per ore ed ore.
Chi è stato in quei posti conosce quanto le strade siano strette, impervie, incastrate tra monti: un territorio fisico difficile che ti chiedi come la gente possa sopravvivere anche i condizioni meteorologiche normali. I nostri volontari ce l’hanno fatta. Da noi castelmassesi va ai Volontari della Protezione Civile castelmassese il nostro ringraziamento. Siamo orgogliosi di voi.
Uno strano fatto – A sei km. da Cascia c’è un piccolo, antico villaggio medievale nel fondo di una gola: Roccaporena. Io vi sono stata. Un luogo, mistico in cui è nata ed ha vissuto Santa Rita tra la fine del 1330 e l’inizio de 1400. Santa Rita: “ la Santa degli impossibili”. Stranamente, nonostante le forti scosse non una tegola è caduta nel remoto paesino.