Amavi il gruppo delle tue amiche storiche con le quali hai condiviso gli anni più spensierati della tua vita, con cui ti confrontavi, ti divertivi giocando alle carte, trascorrevi serena il tuo tempo, fedele a quelle amicizie che sono sempre state per te un punto di riferimento importante in cui riconoscerti e da cui trarre forza.
Amavi la semplicità, non ti piacevano le cose artefatte, rifuggivi dal clamore della ribalta convinta che l’umiltà in questo mondo troppo pieno di vanità facesse davvero la differenza, fiera solo dei tuoi principi.
Amavi e rispettavi la natura, ti esaltavi per le bellezze della nostra terra, della nostra campagna, del nostro fiume; amavi moltissimo la ricerca e di ogni storia grande o piccola – che tu prediligevi – sapevi trarne il senso segreto, le verità non dette, quella magìa che ogni storia porta con sé e il mistero della vita che solo pochi sanno cogliere …
Come maestra hai aiutato tanto i tuoi bambini soprattutto quelli più feriti, più indifesi, più segnati dalla vita e per tutti ti sei spesa incondizionatamente per lunghissimo tempo. Spesso ricordavi l’esperienza alla scuola speciale come esperienza di vita, altamente formativa per te.
Amavi il tuo prossimo dimostrandoti generosa e sempre pronta ad un gesto di carità.
Amavi il tuo paese così tanto …. E sappiamo quanto tu lo abbia onorato innanzitutto ricostruendone la storia per affidarla ai posteri, per migliorarlo culturalmente con le tue tante iniziative portate avanti grazie al tuo impegno personale e all’interno di gruppi di lavoro sempre fonte per te di nuovi stimoli.
Amavi la tua casa, la tua bellissima casa frutto di tanti sacrifici. In quella casa tutto parlava di te: dalle foto in bianco e nero, ai giornali sparsi sulle poltrone, ai libri, agli appunti … Amavi leggere, amavi pregare sola nel tuo cantuccio sulla poltrona vicino alla finestra, la sigaretta fra le dita e la candela che brillava di una luce rosa … Così ti trovavo spesso, a volte con lo sguardo un po’ triste poi subito pronta ad un nuovo entusiasmo, con la grinta protesa verso un nuovo cammino.
Amavi scrivere, scrivere ti dava una gioia immensa perché attraverso la scrittura recuperavi il tuo passato e con esso le persone a te care: i tuoi adorati genitori di cui ti sei occupata con assoluta dedizione, il tuo Carlo di cui avvertivi ogni giorno di più la mancanza e quell’amore puro e cristallino che hai serbato nel cuore là dove riposano i tuoi tramonti sul mare e la luna e le stelle e lo splendore del tuo limpido e azzurrissimo cielo d’estate.
Grazie per averci fatto dono di te
Salgono i venti autunni
T’avviluppano andate primavere
Ecco per te rintocca
Un presagio nell’elisie sfere
Un suono non ti renda qual d’incrinata brocca percossa
Io prego sia per te
Concerto ineffabile di sonagliere ….
La tua carissima amica