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giu 06

Api impazzite o disorientate?

6 alveare Castelmassa centro. Un quartierino di sette case sette, con sette giardini sette. In breve tempo tre sciami di api lo hanno invaso. Il favo maggiore era arrivato senza che alcuno  di noi residenti se ne fosse accorto. Posizionatosi su un alto acero tra il fitto dei rami è stato scoperto casualmente dal proprietario che ha avvertito i Vigili Urbani convenzionati con un apicoltore.

Il gran giorno della rimozione del favo si scopre: 1) che due giorni prima uno sciame si era posizionato sulle pareti di una casa del quartierino ed un vicino assai ignorans sia delle regole di vicinato che delle norme legislative, con una ramazza le ha sparpagliate; 2) i Vigili del Fuoco che avrebbero dovuto aiutare l’apicoltore fornendogli una scala per catturare l’ape regina, non avevano la scala adatta per raggiungere il favo posizionato assai in alto.  Operazione quindi rimandata,  al giorno successivo. La mattina dopo ecco un gran ronzio: un nuovo sciame di api si precipita su un cipresso. La mia casa viene a trovarsi in mezzo a migliaia di api. Misteriosamente ed improvvisamente alle 14,30 l’ape regina del terzo sciame decide di spostarsi e dove va? Trascinandosi dietro tutta la sua corte di fuchi, api sentinelle, guerriere, operaie si precipita in Piazza Libertà coprendo interamente un’insegna stradale.

La vicenda, grazie all’intervento dei Vigili Urbani e dell’apicoltore ha avuto esito positivo. L’apicoltore è riuscito a catturare le api regine ed il pericolo è rientrato. Mai successo fenomeni simili, anche perché altri due casi si erano verificati sempre in centro. Molte le ipotesi: cambi repentini di temperatura, fuoriuscita dell’ape regina dall’alveare, pesticidi nelle campagne, ventate troppo forti che disorientano gli sciami e chi più ne ha ne metta. Sono impazzite? Nessuno sa dare risposte convincenti. Forse anche loro risentono del disorientamento di quest’Italia bella, avvilita, bistrattata e sono arrabbiate…

Infatti sciami impazziti si manifestano in molte città d’Italia tra lo sconcerto generale.

Care api, per favore, fate il vostro importante lavoro di impollinazione, ma poi tornate nelle vostre arnie.

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