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apr 13

F.I.CO – FIERA ITALIANA CONTADINA – Bologna. L’asino disonorato

Volevo vedere gli animali,  ne cercavo, uno: un asinello. Gli animali erano in un’area esterna. Trovati gli asini,  non riuscivo a fotografare quello più mi interessava. Eccolo: era confuso tra  altri.

Una mia amica, Maria Teresa Carassini, che segnala al Resto del Carlino, eventi culturali dei nostri paesi: Castelmassa, Ceneselli, Castelnovo Bariano, Calto, dinamica, informatissa, piena d’iniziative, con uno stratagemma è riuscita a farlo avvicinare e l’ha fotografato come io non avrei mai fatto.

Era il più giovane: usciva con il muso dalle inferriate. Pelame grigio, occhioni innocenti, due grandi orecchie pelose che si alzavano al di sopra delle sbarre. Tenerissimo nella sua calma.

Ho pensato a quanto i suoi antenati abbiano  attraversato la storia dell’umanità

Meno aristocratico del cavallo,quadrupede di nobili e guerrieri, ha portato pesi, si è arrampicato su per sentieri impervi, ha aiutato ad arare campi, ha preso legnate, Poppea, la moglie dell’imperatore Nerone, era solita concedersi un bagno immersa nel latte di cinquecento asine!!! L’asino ha avuto l’onore di trasportare Gesù nell’entrata  a Gerusalemme la Domenica delle Palme.

L’avrei accarezzato l’asinello, avrei voluto contorcere la punta delle sue orecchie…Succede, però,  che nel lontano 188,   Collodi pubblica la storia del burattino   Pinocchio, tanto  allergico allo studio  da affibbiargli due enormi orecchie  d’asino come umiliazione.

Da allora l’asino ha subito una sorta di disonore che non l’ha più lasciato.

. “Asino”, si dice non solo a chi non studia, ma anche ad adulti in genere. Un appellativo dispregiativo che non l’ha più abbandonato.

Onore a te, asinello che,  invece, secondo gli studiosi, sei il più intelligente tra i mammiferi: hai una pazienza certosina con gli uomini.

Asinello