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15 dicembre 2016 – Sala Consiliare

Copertina“Questi sono i ricordi di una bambina di sette anni. Vi si narra semplicemente  la vita come l’ha vissuta…Un percorso di memorie infantili per non dimenticare come si viveva negli anni’50 del sec. XX, anni che sembrano ormai così lontani…”.

Così si legge nel prologo della pubblicazione di Enrica Sgariboldi Bergonzoni che ho presentato . Un viaggio nella memoria infantile che mi è piaciuto per come minuziosamente Enrica l’ha descritto.

Non è facile ricordare in modo organico, coerente fatti,persone,eventi dell’infanzia. Occorrono cuore e amore, capacità di pensare e di immagazzinare.

Le prime pagine la descrivono a scuola con le sue lunghissime trecce quando l’anno scolastico è al termine  e l’imminenza dell’estate per i bambini,  si carica di attese, e man, mano da una metropoli, Milano, non ancora cementificata dove lei e sua sorella Nena  potevano tranquillamente uscire da sole, continua il suo percorso fluido nella memoria  con una netta    differenziazione tra il vivere nella città e il vivere in campagna,  a Castelmassa, in Via Vegri nella casa dei nonni materni Mantovanelli.

 Quanto l’ha amata la campagna Enrica, l’ha vissuta ogni volta come una divertente  e piacevole scoperta.

 Ritroviamo riti ed usanze scomparse: “la bugadara” locale esterno alla casa, dove si lavavano in grandi mastelli biancheria ed indumenti, il porcile e la broda per i maialini, la raccolta dell’uva, i giochi presso i  maceri or spariti, visti come stagni pieni di sorprese dai pesci alle leggiadre libellule prese con un filo e fatte volare come singolari piccoli aquiloni, per poi lasciarle libere di volare, le corse in bicicletta tra via di Mezzo,via Cascina la località Pio con il forno che emanava un fragrante profumo di pane appena sfornato  e tanti fatti di  giornate estive,  invernali, metropolitane, paesane, marine, montane di una bambina che immagazzinava tutto ripetendosi continuamente un’espressione Incamera il ricordo Eppi…incamera il ricordo di questo istante e fissalo bene in mente così potrai ripensarci …”.

Questa espressione ha fatto si che ricordi e memoria siano diventati per Enrica una sorta di biblioteca dalla quale attingere in futuro una pluralità di ricordi, con  descrizioni minuziose  incorniciate dallo  scandire delle stagioni.

Con questa apparente semplice pubblicazione, ha fatto un’operazione di recupero encomiabile delle sue esperienze di quando “aveva le trecce”, ma ha potuto farla perché ha avuto rapporti familiari importanti, positivi che le hanno insegnato a muoversi ed ad interagire con gli altri con grande rispetto e quando una famiglia trasmette valori e regole con serenità, i ricordi tendono a formarsi prima e a consolidarsi.   E questi valori di focolare domestico or metropolitano or  campestre emergono inconsapevolmente dalle pagine dei suoi vissuti infantili.

Il ricavato della vendita sarà devoluto all’AMU – Azione per un Mondo Unito, una ONG di sviluppo riconosciuta idonea dal Ministero Affari Esteri per la realizzazione di progetti di sviluppo che puntino a creare lavoro, finanziare borse di studio e sostenere interventi di assistenza per far fronte a necessità urgenti in ambito alimentare, sanitario ed abitativo.  Progetti sono già avviati in Italia, Argentina,Egitto, Pakistan, Burundi, Portogallo.