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apr 23

FINALMENTE LA PRIMAVERA E’ ESPLOSA

E’ un piacere abitare in campagna: puoi incantarti a guardare  il verde variegato di piante dalle quali ogni giorno, quasi magicamente si affacprimavera_01ciano  foglie nuove che si stiracchiano come bimbi appena svegli allargandosi in cerca di luce e calore. Foglie tenere, leggere eppur saldamente ancorate ai rami. E poi gli alberi da frutto che esibiscono chiome spumeggianti.

Il mio giardino sta rinascendo, il lillà bianco è già fiorito, grappoli di glicine di un delicatissimo viola sfumato riversano colori e profumi.

Il biancospino selvatico timidamente faprimavera_02 capolino tra l’intrico di rami e piccole foglie.

Quanta differenza da una primavera cittadina. L’ho vissuta a Bologna più di una volta. Una tristezza. Una primavera di cemento, grigia di palazzi dove non potevi apprezzare il rinnovo della natura, né vedere una viola nei giardinetti del condominio dove i cespugli sempreverdi non ti trasmettevano l’emozione di veder spuntare e gonfiarsi le gemme sui rami. Una primavera indifferente, cittadina, anonima, senza vita, priva di poesia, quasi un’anomalia del Creato