«

»

ago 04

I gufi, “la Notte bianca” e gli invidiosi

gufo I gufi  spiano la notte.  Con i loro fosforescenti occhioni gialli spalancati ne  sono i vigilantes. “uu uuuu”. Il rauco annuncio lo senti provenire da chissà quali sconosciuti  luoghi. Abitatori dei boschi, ora stazionano anche nei centri  abitati. Vorresti vederne qualcuno da vicino per ammirarne l’espressione seria, saggia, talora corrucciata. Non si può. La notte è il loro regno e di giorno…dormono.

Animaletti non cattivi il gergo moderno ha affibbiato loro un verbo inapproppiato:”gufare” ovvero portare sfortuna. Niente di più falso

.

Eppure ci sono persone che “gufano” dando consistenza  a questo nuovo lessico.

Gli umani – gufi si sono manifestati in occasione della rinviata la Notte Bianca 2014” castelmassese, causa un’insolente estate, esprimendo quasi una sorta di malevola  soddisfazione per un’animata manifestazione gradita a grandi e piccini.notte_bianca

Questi “buotemponi paesani” sono individui assai dispettosi non degni di essere apparentati ai simpatici  gufi portafortuna. L’ habitat più consono per queste, chiamiamole, “creature” sarebbe il XIII° Canto del  Purgatorio dantesco dove stazionano e  scontano le loro madicenze, invidiosi e superbi con la speranza che un lungo pentimento li faccia ascendere nell’immateriale Paradiso.

 

Il gufo non fa male a nessuno.Un’antica filastrocca recita:

Gufo, gufo della notte scura, gufo_2

che porti via fame e paura…

 veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti.

 Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura…

Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti.”