nov 16

100 anni fa La Grande Guerra – Ufficialità- Quotidianità – Piccole storie locali

copertina_cento_anni_fa_201Con la presenza dell’Assessore alla Cultura  e all’Urbanistica della Regione Veneto Cristiano Corazzari, di autorità civili, religiose e militari, è stata inaugurata il 7 novembre 2015 la mostra storico documentaria “100 anni fa: La Grande Guerra ufficialità – quotidianità – piccole storie locali”.La mostra ripercorreva, a grandi linee la pubblicazione omonima a cui hanno contribuito Simonetta Vignoli, Manlio Menzago, Alberto Duffini e la sottoscritta. Ci si è avvalsi della copiosa documentazione dell’archivio comunale del Comune di Castelmassa. La pubblicazione si può acquistare presso la Biblioteca Civica di Castelmassa.

Simonetta Vignoli con un paziente lavoro di ricerca su riviste settimanali degli anni 1915, 1916, 1917, 1918, 1919 ha saputo sintetizzare la retorica delle “radiose giornate di Maggio” in cui la stampa italiana inneggiava a partecipare alle chiamate alle armi, al sacrificio per la patria esaltando la fatica dei soldati. Una propaganda fatta di coraggio e di slanci senza evidenziare le dure condizioni delle trincee.

Manlio Menzago ha puntualizzato con rigore il grave problema del pane che ha afflitto il nostro paese come tutte le località italiane e la sintonia dell’allora sindaco Antonio Bresciani e del parroco Don Daniele Quaglio impegnati per cercare di lenire tale questione che si ripresentava con tragica insistenza: quello dell’alimentazione.

Alberto Duffini con passione e competenza ha affrontato temi quali i caduti, i prigionieri   internati presso i campi austroungarici di Mauthausen e Sigmundsherberg, in Germania ed in Ungheria ed i dispersi castelmassesi:  militari di cui nessuno sapeva più nulla ed i cui corpi, il più delle volte erano stati dilaniati dalle bombarde o sepolti da onde pesanti di terriccio. Temi difficili quelli  dei prigionieri e dei dispersi che a tutt’oggi sono oggetto di dibattito non sapendo con esattezza quanti furono ed a quali sofferenze furono sottoposti. Comunque i nomi dei i soldati castelmassesi sia dispersi che prigionieri sono stati tutti individuati.

Io mi sono dedicata alla popolazione come ha vissuto quegli anni di normalità spezzata, di quanto la guerra abbia inciso sulla quotidianità di uomini e donne che hanno vissuto quegli anni con il loro carico di sacrifici, di speranze deluse, di dolori.   Leggi tutto »

set 22

ATTRAVERSARE IL PO

Anticamente il Po, come tuttPO_01i i grandi fiumi, era venerato e temuto: la sua lunghezza, le sue rive deboli,   il suo impeto e la sua violenza, furono tali da ostacolare l’insediamento ed il transito. Fin dalla preistoria ha rappresentatola più importante via di comunicazione e di penetrazione in tutta la Pianura Padana.

Plinio i Vecchio affermava che quando il Po e l’Adige erano in piena le loro acque si congiungevano creando come un immenso mare.

La posizione geografica, lo rese importante per la molteplicità di attività e storie umane. Il suo scorrere era una sorta di lungo e difficile viaggio che coinvolgeva tutti coloro che ne ebbero contatto tanto che, insieme ad altri fiumi dell’antichità, ebbe un appellativo divino: Eridano (fiume mitologico in diretta connessione con gli inferi, legato al mito di Fetonte). Leggi tutto »

set 22

ZIA MARIA HA COMPIUTO 100 ANNI!

Auguri zia, ci hai regalato un secolo di sorrisi, di dolcezza, di affetto.

Una festicciola commovente: figli, nipoti giovani e meno giovani, bisnipoti. Una mix di generazioni vocianti ed allegre che zia Maria Mantovani Bergonzoni non si aspettava e con la gentilezza e la discrezione  che l’ha sempre contraddistinta era stupita: ringraziava, sorrideva e per ognuno aveva parole semplici, gentili che toccavano il cuore.Baci ed abbracci e noi tutti vicini : segno di un affetto perenne.

set 03

Andar per mercatini e trovare una lettera d’amore

lettera_01 lettera_02

 

Una lunghissima missiva scritta nell’arco di cinque giorni di cui pubblicheremo solo alcuni stralci.

 

4 Dicembre 1926 -  (4 di notte)

Ero sceso ad attendere la posta che mi avrebbe dovuto portare  gli inutili giornali, quando la faticosa pioggia si è tramutata in neve. E tornando verso casa , poco dopo, ho avuto davvero l’impressione che un mugnaio distratto avesse perduta la farina…

Ho trovato il caminetto acceso. Ho letto fino a tarda ora: ho atteso le ore più piccole,le più intime, quando gli uomini dormono in braccio alle loro spose e non si accorgono che la vita passa…passa e tutto è polvere- fuorchè Dio. Leggi tutto »

set 03

Via Leonardo da Vinci

Via Leonardo Da Vinci

Via Leonardo da Vinci: la prima espansione del paese verso Est.  Si può intravedere ancora la boaria Zannini e l’ultimo tratto del fosso che accompagnava nella sua lunghezza il famoso stradello Guerrini che tanti d’estate hanno percorso in bicicletta. Uno stradello diventato quasi mitico, una galleria verde che portava in Via Mercanta.

Pagina 7 di 21« Prima...56789...20...Ultima »