apr 13

F.I.CO – FIERA ITALIANA CONTADINA – Bologna. Un’area vastissima

Al di là dei prodotti della nostre Regioni,sono stata colpita dalle GIOSTRE multimediali: un viaggio nel tempo alla scoperta della nostra storia.

Sono sei: 1) IL FUOCO; 2) L’UOMO E LA TERRA; 3) L’UOMO DALLA TERRA ALLA BOTTIGLIA 4) L’UOMO E IL MARE; 5) ANIMALI; 6) L’UOMO E IL FUTURO.

GIOSTRE interattive che ti immergono in misteri e scoperte.

La GIOSTRA del FUOCO mi ha catturata più delle altre. Un milione e mezzo di anni fa l’uomo scopre , inventa, imprigiona il fuoco. Inizia, così la sua superiorità sugli animali. Esplora, crea, forma comunità,si evolve sempre più. Solo questa GIOSTRA gode di due spazi. Se nel primo campeggiano le fiamme con sullo sfondo sagome girevoli, in cui s’intravedono uomini primitivi che battono su pietre per far scattare una scintilla, nel secondo due scritte recitano: “ Basta una scintilla per accendere il fuoco”; “ Se fossi foco accenderei lo mondo”.

Un’iperbole, quest’ultima, tratta da Cecco Angiolieri per esaltare l’importanza del fuoco nella creatività artistico – culturale. Si succedono, infatti, brevi, significativi video: il “FUOCO” che accende inventiva e sentimenti dalla musica alla pittura, passando per la scrittura, le arti artigianali per approdare, infine, alla danza classica moderna, dove i movimenti ritmici dei corpi, accompagnati dalla musica, esaltano l’amore.

GIOSTRE didattiche realizzate con una tecnologia d’avanguardia dal Centro Sperimentale Cinematografico di Milano,ma adatte anche ad adulti indifferenti all’evoluzione dell’uomo e alle sue invenzioni.

Giostra-Fuoco

apr 13

Dott. Pietro Duner Un medico esemplare

 Greci raccomandavano ai medici:

 “Del tuo paziente devi sapere cosa sogna, cosa desidera, cosa ama, come vive.

Devi saper queste cose se vuoi curarlo.”

Presso la biblioteca Civica “ Enrico Fornasari”, ho presentato la figura del dott. Pietro Duner che ha esercitato a Castelmassa dal 1932, per  vent’anni.  Ha lasciato  un ricordo indelebile per la sua professionalità, unita ad una grande umanità nei confronti dei pazienti intesi come persone e  non solo come malati. Conosceva le loro ansie, i loro disagi interpretandoli ed era attentissimo alle loro condizioni sociali. Si recava in bicicletta in campagna, di notte, dove necessità chiamava. Era reperibile ventiquattro ore su ventiquattro.

Nella limitatezza della medicina di quel  tempo, in cui mancavano i farmaci salva – vita tipo cortisone ed antibiotici e la raffinatezza delle strumentazioni tecnologiche era  ancora lontana,era un clinico completo: sapeva formulare diagnosi pur nella scarsità dei mezzi a disposizione, curare con le adeguate terapie farmacologiche  e chirurgiche .

Tanti parti difficili si sono risolti  con la sua abilità di ostetrico,tanti gli interventi di pronto Soccorso, compreso qualche intervento di appendice, l’hanno trovato risolutore,assolvendo a quella triade che è alla base della completezza della formazione medica: medicina interna, chirurgia, ostetricia e ginecologia. Morì d’infarto il 24 febbraio 1954.

Al suo funerale partecipò tutto il paese:  circa cinquemila persone venute anche  dai paesi vicini.  Il ricordo lasciato nei castelmassesi è ancora vivo, entrato in una sorta di leggenda perché chiunque bussava alla sua porta, in qualsiasi ora del giorno e della notte, per tutto l’arco dell’anno,trovava risposte ed umanità.

In segno di omaggio è stato dato il suo nome ad una via e nel suo vecchio  ambulatorio, ora di proprietà dell’ASL , è stata posta una lapide commemorativa che riassume con efficacia il ruolo e la persona:

 

“Qui per vent’anni profuse tesori di scienza e di bontà”

Il Dott. Duner

dic 23

Diario : “ La mia Guerra – Anni 1915 – 1918” di Oreste Sinodo Barotti di San Pietro Polesine.

L’ho letto con commozione. Un resoconto preciso, reale che uno non si aspetta. A scuola ci hanno narrato il conflitto con tanti omissis, puntando più sull’eroismo e non sui massacri di migliaia di giovani.

Dopo una una premessa, il Diario,  è diviso in nove periodi corrispondenti ai vari fronti di guerra.  La guerra vera, infatti,  nella sua cruda realtà, ci viene consegnata non dai libri di testo con pagine  zeppe di alleanze e intese, sequenze di date,  battaglie perse e vinte, ma prive dell’umanità dolente di chi, solo, l’ha vissuta e fissata nei diari.

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dic 23

La Grande Guerra 1915 – 1918

Oggi siamo diventati devoti della dea Pace e della dea Umanità perché non siamo più noi in  grado a dover sopportare il peso della difesa, né siamo più in grado   di condizionare gli eventi e le relazioni internazionali . Nel dibattito seguito in questo anno ,taluni hanno parlato della Grande Guerra come di  “una strage inutile”. Non fu inutile perché allora tutte le guerre risorgimentali dovrebbero essere considerate inutili, mentre la “nazionalità d’Italia era incompleta”. Per   le grandi potenze dominanti, soprattutto gli imperi centrali, nel 1913, noi saremmo diventati vassalli  e per non diventare vassalli e minacciati politicamente, occorreva la dura necessità di schierarci da quella parte della bilancia  che avrebbe potuto evitare un’unità faticosamente conquistata. Non possiamo, quindi,  giudicare con i criteri attuali un contesto storico diverso dal presente. Leggi tutto »

lug 25

I nuovi schiavi

amina_01Non condivido l’accoglienza incondizionata se, quei disperati, poi vengono sfruttati con una paga  di un euro a giorno per la raccolta di pomodori tra Puglia e Basilicata. Una vergogna per i “buonisti di professione che mai denunciano questa piaga.

“Accoglienza, accoglienza”, si grida ipocriticamente senza tener conto di come molti finiscano preda  di truffatori, di sfruttatori senza scrupoli. Sembra di leggere L’urlo e il furore, il  romanzo dello scrittore statunitense William Faulkner, per le condizioni in cui vivono. Leggi tutto »

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