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dic 24

Natale 2014

images0B4GAVIEC’è chi desidera un Natale infiocchettato di neve come tanti anni fa; neve che rende suggestiva la festa come nelle favole o nella pubblicità rimandandoci ad infanzie perdute, a caminetti dove sfavillanti fiamme incantano.  Ecco , invece, un Natale insolito, autunnale dove l’erba cresce nei prati…
Un Natale che per molti non è gioia in questi tempi di orrori ed errori, in una giungla umano – sociale del tutti contro tutti dove il vociare chiassoso impedisce qualsiasi meditazione.
Tu, Gesù,Sei nato nella precarietà di una mangiatoia, ogni anno vieni e gli uomini si ricordano frettolosamente di Te presi dal superficiale luccichio di strade e vetrine, dal vortice frenetico, massificante dei centri commerciali. Nelle scuole niente più presepi in nome di un ipocrita rispetto della sensibilità islamica quando Tu sei stato Rivoluzionario perché hai portato un messaggio d’amore che non discrimina, non divide, non offende. Un  messaggio che infonde fiducia e speranza. Sei la nostra più grande tradizione e come gli Angeli nella Notte Santa hanno annunciato la Tua venuta agli uomini di buona volontà o meglio – Agli uomini che Dio ama – sappi che i presepi non mancano in tante case come scintille che non spengono la Fede.
Ti sei fatto umile, Piccolo, Bambino per venire tra gli uomini.

Una cometa ha guidato verso la povertà della tua culla:una stella che indica una via, un cammino da percorrere per un Natale di rinnovamento personale e collettivo per un mondo migliore.